16 marzo, 2013

Una vita "social".



Sembra quasi strano tornare a scrivere dopo mesi, eppure mi ero ripromesso che avrei dovuto farlo molto più spesso. Almeno credevo di riuscirci...
In realtà tra una cosa e l'altra, mi sono reso conto che la propria vita non può essere vissuta davanti ad uno schermo, e ad aprirmi gli occhi potrebbe essere stato proprio il mio "fallimento" virtuale: il fare parte di molti social network può farvi capire molto, sia su voi stessi che, soprattutto, sugli altri. E non lasciatevi ingannare da coloro che sostengono di avere una vita sociale nonostante passino la loro esistenza davanti ad un computer.
Alla gente piace creare degli alter ego di loro stessi; tendono a nascondere la loro vita dietro una facciata superficiale ed ipocrita. Le persone hanno come tre vite: quella reale, quella che vedono gli altri, e quella che vogliono fare apparire. Ed è proprio l'ultima ad alimentare questo fenomeno cosi consistente. Ognuno cerca di essere chi vuole essere, e non chi è realmente. Quante volte vi è capitato di leggere delle cose scritte dall'ultima persona che avrebbe potuto dirle? 
L'ipocrisia fa ormai parte della vita quotidiana delle persone...

E dopo questo mio saltare da un social all'altro, il mio unico spazio preferito in questo universo chiamato "internet" rimane questo: uno spazio disperso tra miliardi di altri spazi, uno spazio di passaggio per qualcuno di voi, per chi si è scomodato a leggere fino a qui...il MIO spazio. 

Chiudo questo sfogo su un mondo dove tutti sono falsamente amici ritornando a far finta di essere essere un falso amico. 

"Si dice spesso che la verità non conti, le persone vedono ciò che vogliono vedere: alcuni potrebbero fare un passo indietro e scoprire che stavano guardando lo stesso grande quadro, altri potrebbero accorgersi che le loro bugie li hanno intrappolati, altri ancora potrebbero vedere ciò che è sempre stato lì e poi c'è un altro tipo di persone quelle che scappano più veloce che possono per non doversi guardare dentro."

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